Eccoci arrivati alla fase 2: si parte col decreto sulle liberalizzazioni, o “crescItalia”, se preferite. Decretone, decretino, o decreto sbagliato ed ingiusto? Tanti e in vari settori i provvedimenti, molti dei quali condivisibili, nella speranza che diano una boccata d’ossigeno all’economia e possano essere un primo passo verso un mercato con meno balzelli ormai incomprensibili e più conveniente per il cittadino-consumatore.
Non tutto è giusto, però, e molto non è stato fatto.
Di sicuro dal risultato delle otto ore di Consiglio dei Ministri di venerdì scorso emerge chiaramente il diverso peso che le diverse categorie (o lobby, che non è una parolaccia) hanno nel nostro Paese. Se penso ad una categoria che ne esce massacrata, mi vengono in mente i piccoli commercianti, che già non se la passavano benissimo, direi.
Non tutto è giusto, però, e molto non è stato fatto.
Di sicuro dal risultato delle otto ore di Consiglio dei Ministri di venerdì scorso emerge chiaramente il diverso peso che le diverse categorie (o lobby, che non è una parolaccia) hanno nel nostro Paese. Se penso ad una categoria che ne esce massacrata, mi vengono in mente i piccoli commercianti, che già non se la passavano benissimo, direi.