mercoledì 18 aprile 2012

Futuro e Libertà raccoglie le firme dei cittadini per due petizioni popolari.

"Si tratta di agire contro la corruzione e per avere liste elettorali pulite"
    
Anche a Benevento, così come a livello nazionale, Futuro e Libertà raccoglierà le firme dei cittadini su due petizioni popolari, contro la corruzione e per liste pulite.
Ad annunciarlo è stato il commissario provinciale di Fli, Roberto De Masi (foto).
"Venerdì prossimo, 20 aprile, il Coordinamento Provinciale di Fli - ha spiegato - lancerà ufficialmente la nostra iniziativa: una prima petizione "Fuori i corrotti dalla pubblica amministrazione" con la quale si chiede al Parlamento di prevedere l'interdizione perpetua dai pubblici uffici di quanti siano condannati per gravi reati, come l'associazione per delinquere, anche di stampo mafioso, la corruzione e la concussione, il peculato, la turbativa degli appalti, le rapine l'estorsione, l'usura ed il traffico illecito dei rifiuti.

giovedì 12 aprile 2012

Sul finanziamento pubblico ai partiti serve un immediato taglio almeno pari al 50%

di Italo Bocchino

Sul finanziamento pubblico i partiti pensano a un maquillage più che a una riforma seria. Serve un immediato taglio almeno pari al 50% altrimenti restiamo fermi alle chiacchiere della trasparenza e dei controlli, che è una precondizione e un dovere morale e non una concessione all’opinione pubblica. Le forze politiche imparino a vivere in maniera “francescana”, come fa Futuro e libertà senza godere dei finanziamenti, e a chiedere contributi trasparenti ad iscritti e simpatizzanti. Così vedremo anche chi davvero ha una base di riferimento e chi invece spara numeri a caso sugli iscritti.

Dura lotta alla mafia ed eliminare zone grigie di connivenza con la politica

Lotta a criminalità organizzata questione nazionale unificante. Fondamentale e prioritario rimane l’obiettivo di eliminare tutte quelle zone grigie di connivenza e contiguità tra la politica e la criminalità organizzata, e di contrastare tutte le situazioni di omertà, rassegnazione e sfiducia che possono intaccare il tessuto economico e civile del nostro Paese. “La lotta alla mafia come questione nazionale, la lotta alla mafia come valore unificante e condiviso nella politica e nella società, la lotta alla mafia come fattore di riscatto sociale, civile ed economico è questa, in sintesi, la grande e attualissima lezione di Pio La Torre. Una lezione che deve continuare e che deve ispirare l’azione decisa e intransigente delle Istituzioni.

martedì 10 aprile 2012

Liste pulite - firma anche tu

Sul sito web www.listepulite.it è già possibile firmare le petizioni popolari per mettere fuori i corrotti dalla politica e dalla pubblica amministrazione.
La corruzione ci costa 60 miliardi di euro all’anno: con questi soldi potremmo tagliare le tasse e mettere in regola i conti pubblici italiani.
FLI dice basta: chi sbaglia paga e deve essere espulso per sempre dalla vita pubblica.

Firma anche tu (direttamente sul sito web compilando un semplice form) per rendere più pulita la nostra Italia.

giovedì 5 aprile 2012

La battaglia

  

La battaglia, libro degli anni ’30 tra i più importanti di John Steinbeck (premio nobel per la letteratura), un americano considerato al suo tempo “troppo di sinistra”. Il libro (tra i miei 5 preferiti) ambientato negli anni della grande depressione americana, racconta di scioperi e battaglie di uomini che combattevano per uno “spazio di dignità”.
Cosa c'entra questo con il discorso di Fini alla convenzione di Pietrasanta? Nelle fasi conclusive del discorso che di seguito propongo, Fini parla delle battaglie del passato e di quelle che ci attendono. Mi è tornato in mente quando da ragazzo seguivo Fini nei suoi discorsi pubblici in giro per la Campania (memorabili le adunate di Piazza Matteotti a Napoli), quando con le sue parole riusciva a darti un motivo per le tue battaglie nella società. Si perché per chi non era di sinistra o democristiano  vivere era una battaglia, nelle scuole, nelle università ed in generale nei luoghi di lavoro. Ho frequentato la facoltà di architettura di Napoli dove i comunisti (studenti, professori, preside di facoltà) ti impedivano addirittura di parlare e di esprimere le tue opinioni, dandoti del fascista ed allo stesso tempo comportandosi con te come il peggior squadrista fascista.